Mentre tutto il mondo è col fiato sospeso per la decisione sulla Brexit io guardo a casa nostra e rifletto ancora su quello che le amministrative ci hanno messo sotto gli occhi.
A Milano l’ alta astensione ha certificato il poco appeal dei candidati.
Il 51,8% dei votanti al ballottaggio indica chiaramente che c’è stata poca attrattività.
Parisi non ha ‘bucato il video’ nonostante la tanto declamata ‘risalita’ …non ha raccolto voti nelle periferie : là dove è più alto il grido di dolore di chi quotidianamente fa i conti con il degrado e la difficile convivenza con rom o stranieri in genere.
É mia considerazione personale credere che il candidato di area moderata a Milano per il centro destra non abbia avuto credito, anche alla luce della distanza presa dai partiti nell’ ultima settimana di campagna elettorale: sarò presuntuoso?
Per quanto riguarda le altre città Il cambiamento è stato il motivo conduttore nella scelta del candidato sindaco.
Era chiaro che a Roma sarebbe finita così. Non era prevedibile però che la Raggi (M5S) doppiasse i voti di Giachetti (PD).
Significa che oggi l’elettorato di centro destra vota i 5 stelle pur di liberarsi del PD?
Può darsi che questo avvenga (con l’elettore di centro destra che vota M5S.. ma non mi risulta che succeda il contrario ( vedi MILANO) .
Evidentemente lo scandalo Roma Capitale è pesato come un macigno sulle velleità piddine…rosicando una credibilità che ormai vacilla ovunque.
A Torino grande sorpresa : Fassino aveva navigato senza sussulti o burrasche ma evidentemente la voglia di cambiamento ha pesato anche sui torinesi.
A Varese il centro destra ha perso ma è ampiamente giustificabile che dopo 20 anni la gente abbia voglia di alternanza.
Resiste il PD a Bologna, cambia Trieste ma il dato significativo da sottolineare è che su 20 ballottaggi.. 19 sono stati vinti da candidati del Movimento 5 Stelle.
Il M5S vince, il PD perde ma limita i danni con Milano e Varese, mentre il centro destra o quel che ne rimane PERDE (leggi NON vince a Milano, a Bologna e altri e soprattutto rimane tagliato fuori a ROMA e TORINO). Si consola a Novara e a Trieste e con poco altro.
Troppo poco, direi.
Di fatto vince chi ha fatto la battaglia su principi sani: SERIETA’, ONESTA’ e COERENZA.
Principi che credo siano condivisibili da chiunque non vada al voto per interesse personale ma appunto per difendere e promuovere tali principi.
La mia sensazione è che siano sempre meno i ‘ puri di cuore ‘ …
Queste però sono caratteristiche che devono essere messe alla prova dei cittadini.
Finché non si governa la verginità rimane intatta ma qualche mela marcia può inquinare il sistema : attenta Raggi! Attenta Appendino !
Come sempre il tempo è galantuomo anche in questo.
Il centro destra ha provato dagli anni ’90 in poi a cambiare sistema ma il Berlusconismo non ha soddisfatto la voglia di cambiamento (che non c’è stato) e che i cittadini chiedevano. Più e più volte promesso … e mai mantenuto …
Troppi guai per un imprenditore in politica, troppo soggetto ai ricatti del mercato finanziario e dalla politica stessa, troppo esposto su questioni extrapolitiche cavalcate dai media.
Ora la credibilità di quel centro destra è scemata. Rimangono i cocci di un qualcosa che non c’è più.
L’ attuale momento pone al centro della questione politica l’ ascesa del movimento di Grillo.
Indubbiamente i girllini hanno appeal nei confronti di un elettorato che definirei ‘di rottura’ nei confronti della politica ‘tradizionale’.
Per me sono l’ espressione di una nuova sinistra che dice NO a tutto (anche se non tutti i componenti sono classificabili in tal senso) e che cavalca argomenti come la deindustrializzazione gioiosa e consapevole (verso un mondo bucolico … ?!) oppure verso un maggior rigore ed attenzione all’ ambiente quasi sempre in chiave ambientalista spinta.
L’ ambiente è un argomento di sicuro interesse da porre in priorità elevata sull’ agenda politica ma sicuramente non in salsa NO TAV .
Questi sono 2 argomenti, ce ne sono altri ma questa nuova sinistra ambisce a rottamare quella ormai vecchia rappresentata da Renzi & C.
Raccoglie i voti di un elettorato suo, ormai una sorta di zoccolo duro e in parte di un elettorato non fidelizzato che in passato ha votato destra o sinistra ma che si è stancato dei teatrini della politica e e voglioso di un cambio di passo che , ad oggi, i partiti tradizionali non hanno saputo (o voluto) attuare.
Un cambio di passo sui 3 principi fondamentali sopra elencati..
La rottamazione del rottamatore Renzi è in atto.
Non lo dico io : lo dicono i numeri delle amministrative.
Lo pseudo rottamatore imposto dalla regia più o meno occulta di Napolitano ha fallito nella sua opera di cambiamento che c’è stato solo a parole .
Un fallimento figlio dell’ incapacità dei pre-rottamatori MONTI e LETTA.
Una regia sposata anche da Bruxelles , che ha visto i potentati locali accondiscendenti nell’ accezione più recondita.
Da ricordare che questa pletora di NON ELETTI è stata sostenuta al governo da mister B, il ‘ricattato’, e dal suo partito tramite il Patto del Nazzareno.
Un Patto ancora attivo o in stand by in funzione delle opportunità politiche.
Un Patto che ha portato ad uno sciagurato sostegno a Renzi nel mettere in atto in primis due follie: la legge FORNERO e l’ ANNULLAMENTO del REATO di CLANDESTINITA’ .
Ora il tema politico post elezioni sembra spostato tutto sul premier non-eletto : TUTTI contro RENZI !
La politica del CONTRO tanto cara alle italiche genti : contro Berlusconi prima, contro Renzi ora !
Vedremo se TV e giornali , più magnanimi con il secondo, cavalcheranno anche questa volta l’ onda del consenso mediatico.
Ma i principi della politica e dei suoi obiettivi non interessano più a nessuno ?
Non sono più attuali ?
Personalmente continuo a credere che la politica sia il sostegno delle idee e il perseverare nell’ attuazione delle stesse.
Sono un idealista ? Può darsi ma non accetto l’ idea di politica come strumento di consenso spiccio e fine a se stesso.
É chiaro che in politica serva il consenso ma non la si può ridurre ad una sorta di “comparaggio”.
Confido in una svolta politica di questo paese a fronte del risultato positivo per il NO al REFERENDUM COSTITUZIONALE indetto dal Governo Renzi. Mandarlo a casa dopo la bocciatura sarebbe un lieto evento ma rimangono due dubbi di fondo :
- Mattarella porterà al voto il paese con una legge elettorale (il PORCELLUM) dichiarata incostituzionale ?
- L’ attuale opposizione sarà in grado di porsi in alternativa alla banda post Renzi ?
Se poi vincerà il SI cominciamo a contare i giorni della lunga agonia che porterà questo Paese alla deriva totalitaria, alla islamizzazione pianificata e alla desertificazione economica, sociale e culturale.